TESTIMONIANZE
Ogni giorno lavoro con atleti che hanno scelto di Metterci la Testa.
Ci sono scelte ed esperienze di cui è difficile raccontarne il valore senza condizionamenti personali. Lo sport mental coaching è una di queste, ecco perché lascio la parola ai veri protagonisti: qui le testimonianze di chi ha condiviso un percorso di crescita con me.

Giorgio Trillini - Rugby
Sono Giorgio, ho 20 anni e in quest’ultimo anno ho intrapreso un percorso di mental coaching con Davide. Inizialmente in campo avevo diverse paure che mi frenavano e compromettevano la mia prestazione, lavorando con lui ho iniziato ad abbatterle ed esaltare i punti di forza. Ora in campo sono molto più lucido e cinico. Rispetto a prima devo dire che ora scendo in campo diversamente, con un altra mentalità, più consapevole del mio potenziale e di cosa posso migliorare.

Nicole Basili - Judo
Ho iniziato a lavorare con Davide perché in gara non ero più la stessa, riuscivo ad esprimere molto poco il mio potenziale.
Da un lavoro mentale mi aspettavo di migliorare il tipo di linguaggio di me stessa e aumentare la mia concentrazione.
L’approccio al lavoro estato molto buono e con Davide, grazie al suo modo scherzoso sono riuscita ad aprirmi, nonostante pensavo mi fosse difficile.
Ho raggiunto ottimi risultati perché prima lo stress era molto e finiva a sovrastare la mia prestazione fisica ma grazie a questo lavoro fatto con Davide, lo stress e6quasi impercettibile e la concentrazione è aumentata molto.
In questo lasso lasso tempo, ho raggiunto un terzo posto ai campionati italiani e un primo posto in una gara CSEN.
Devo dire che sono cresciuta molto soprattutto mentalmente; consiglierei questo lavoro a tutti, perché riesci a capire che alcune volte è più importante la mente rispetti alla prestazione fisica.

Elena Cardoni - Kick Boxing PRO
Potrei dire molte cose a riguardo del lavoro con davide, potrei dire quello che tutti si aspettano e cioè di averlo trovato “utile” dal punto di vista del risultato ma non è così.
O meglio.. Ho trovato questo lavoro come la chiave di me stessa, non per vincere una gara ma per essere la versione migliore di me, che sia sul ring o fuori dal ring.
Capire quanto vali e quanto meriti quello che vuoi, che non importa sia lo sport, il lavoro o un esame ma per essere la migliore devi convincerti di essere la migliore, e che non salgo sul ring per una medaglia ma perché mi emoziona fare a pugni.
Penso che questo lavoro mi ha lasciato un concetto, anche se può sembrare banale, ma, fai quello che ti dice il cuore, anche se tutti ti dicono che è rischioso, fai cadere quelle “zampe” e trasforma quel tavolo nel tappeto di aladino..
O ti convinci di non farcela o ti convinci di poter essere eccezionale.

Luigi Barone - Volley Casoria
Il Mio percorso con Davide è stato un percorso inaspettato non credevo che un mental coach fosse capace di far uscire fuori delle potenzialità nascoste devo molto a lui con le sue lezioni ora so precisamente come potenziare il mio Focus, insieme abbiamo raggiunto dei risultati fantastici. Non vedo l’ora di ricominciare e aumentare la mia crescita con lui.

Pasquale Conte - Libero Volley Casoria

Iano Nicolia - Kick Boxing
Ho iniziato a lavorare con Davide subito dopo i Campionati italiani perchè con il mio maestro abbiamo notato qualcosa che non andava, non riuscivo a rendere neanche 1/4 di quello che rendevo in allenamento e questa situazione stava diventando frustrante.
Ho cominciato ad intravedere risultati in poco più di un mese, lavorando in palestra con consapevolezze diverse e questo mi ha fatto costruire un rapporto spettacolare con Davide, facendolo diventare una persona fondamentale nella mia vita sportiva.
Secondo me la figura del Mental Coach sportivo è una figura fondamentale, del quale hanno bisogno tutti gli sportivi indipendentemente dallo sport che si pratica, e quindi è un percorso che consiglio!

Gabriele Loddo - Calciatore
Una volta iniziato il lavoro , il rapporto con Davide è stato molto naturale, come parlare con un mio amico di lunga data, e i risultati sono arrivati veloci. Sono cresciuto tantissimo dal punto di vista della gestione della gara e dello stress essendo un giovanissimo esordiente nella mia categoria. Ho raggiunto molto prrsenze da titolare e prestazione di alto profilo in mezzo ad adulti, io infatti ho ancora 17 anni. Detto ciò mi sento molto più maturo.Sono convinto che un lavoro del genere dovrebbero farlo tutti perchè si acquisice una mentalità Vincente, aiutandoti a superare quelli scogli mentali che ti affliggono, per me ormai è un lavoro indispensabile.

Geri Nocilla - Motocross
Quando abbiamo cominciato il lavoro ero un po’ scettico, ma dopo un paio di lezioni ho visto dei cambiamenti sulla mia concentrazione e determinazione , non riuscivo a concentrarmi e non avevo delle aspettative molto alte , adesso dopo circa 3 mesi vedo tutto in maniera differente , sono molto motivato a raggiungere i miei obiettivi , vedo tutto da diversi punti di vista prima di passare all’azione , il mio livello di focalizzazione è aumentato tanto , riesco a gestire meglio le mie emozioni… l’ansia prima delle gare ecc… per quello che mi riguarda devo dire che mi sta cambiando la vita non solo nell’ambito sportivo.

Benedetta Pugliese - KICK BOXING
Ho sentito la necessità di fare un lavoro mentale perché mi ero resa conto di lasciare molto spesso il controllo della mia mente alle emozioni che provavo, senza riuscire più ad uscirne fuori e a reagire, infatti esprivemo veramente pochissimo potenziale, forse neanche 1/5 del mio potenziale riusciva ad emergere.
All’inizio é stato strano, perché non riuscivo ad accettare ciò che Davide mi diceva, sapevo che le sue parole erano giuste ma non volevo applicarle alla mia vita sportiva. poi ho detto a me stessa che non c’era nulla di male ad ascoltare un’ altra persona e da lì é stato tutto in discesa. Così, si è creato un ottimo rapporto con Davide, il che é molto importante in questo tipo di lavoro perché bisogna affrontare molte situazioni psicologiche, che richiedono un certo tipo di fiducia tra il coach e l’atleta.
Le cose sono cambiate quasi da subito,dopo essermi resa conto dei miei comportamenti, ho capito come gestire le emozioni, come gestire il combattimento e soprattutto come mantenere sempre una certa tranquillità, anche quando la gara non stava andando realmente bene.
Le gare fatte fino ad adesso sono tutte pienamente riuscite;
mi sono resa effettivamente conto di come é importante la sicurezza di sé stessi prima e durante la gara, l’atteggiamento é un fattore importante. Ho raggiunto anche un ottima vittoria al CRITERIUM 2022.
Sento di essere cresciuta tantissimo, prima ero molto emotiva, piangevo per tutto e avevo solo voglia di mollare alla prima difficoltà, mentre ora riesco ad essere presente alla situazione e soprattutto lucida, e riesco a vedere ogni difficoltà come un motivo in più di fare sempre meglio
Consiglierei a tutti questo lavoro, perché tutti abbiamo bisogno di fare un lavoro su noi stessi. Molto spesso nello sport non riusciamo a dare tutti noi stessi perché abbiamo sempre qualcosa che ci blocca, ed é proprio per questo che bisognerebbe affidarsi ad un mental coach, perché é importante lavorare sulle nostre capacità, competenze ed emozioni, che molte volte ci travolgono.

Ciro Gasparro - volley
Il mio lavoro con Davide è durato circa 2 mesi, in occasione dell’inizio della fase Play off per l’accesso in Serie B.
Il lavoro è stato da subito molto stimolante e Davide è stato davvero bravissimo nel capire quali aspetti puntare e migliorare.
Il lavoro mi ha permesso di migliorare sotto tanti aspetti, ma soprattutto sull’approccio alle gare e nel gestire i momenti difficili del match, sia personali ma anche di squadra.
I risultati sono stati evidenti sin da subito, ero sempre tranquillo ad ogni gara e consapevole delle mie potenzialità, e alla fine l’obiettivo promozione è stato raggiunto!
Grazie Davide

Fabrizio Fasulo - volley
Fabrizio Fasulo 39 anni, giocatore di pallavolo..ho iniziato questo percorso con curiosità, ma senza troppe aspettative…con il passare degli incontri mi sono reso conto che alla mia età l’unica cosa che può migliorare è l’aspetto mentale, e cosi è stato.. ho imparato a non farmi influenzare da fattori esterni ed interni alla squadra, le cosiddette interferenze…ho imparato anche ad affrontare i momenti di difficoltà della partita con la consapevolezza e tranquillità di poterli superare…
Il rapporto con Davide è stato ottimo dal primo momento, molto professionale, condito da momenti goliardici , ma sempre con rispetto reciproco…
Grazie mille di tutto.. spero di poter continuare anche il prossimo anno …

Alfredo Paglionico - Allenatore Volley Casoria
Dopo qualche ricerca nel web ho trovato Davide ed abbiamo iniziato questo bellissimo percorso.
I risultati si sono visti subito ed abbiamo fatto un gran lavoro su squadra e staff tecnico.
Oltre a preparazione e professionalità indiscusse, i livelli di empatia e disponibilità sono stati fantastici ed hanno creato i giusti presupposti all’ascolto.
Esperienza eccezionale e positiva, da tutti i punti di vista, che deve diventare strutturale nella nostra proposta di miglioramento della performance della squadra affiancandola, definitivamente, ai più classici lavori di preparazione fisica, tecnica e tattica.

Alessandro Schiaffini - Kick-Boxing
Ho sentito la necessità di cominciare un percorso con un Mental Coach perché sentivo che in me c’era una marcia in più che non riuscivo a sfruttare come avrei voluto.

Gianfranco Sirigu - Point-Fighting

Federico Morisio - Wind Surf
Era un periodo in cui non riuscivo ad esprimere il mio vero potenziale e molte volte uscivo frustrato dall’acqua.

Matteo Della Spoletina - Calciatore
Ciao sono Matteo Della Spoletina. Sono un calciatore professionista.
Mi sono affidato ad un coach perchè volevo migliorare la mia gestione emotiva nelle situazioni di stress da performance. Riuscivo ad esprimere un potenziale medio-alto, tuttavia non riuscendo a mantenerlo costante per tutta la gara, tutte le gare, e/o incrementarlo.
Mi aspettavo di prendere maggiore consapevolezza teorica e prettamente pratica dei meccanismi di gestione del focus, gestione emozionale e concentrazione.
– come richiamare quindi la concentrazione
– lo stato emotivo ideale pre-gara
– il focus corretto per svolgere al meglio la performance
Non partendo da un livello zero(per via di alcuni corsi seguiti in precedenza) l’approccio al lavoro è stato di ripasso di alcuni argomenti, approfondimento di altri nuovi e soprattutto grandissima pratica delle conoscenze studiate e viste teoricamente.
Con Davide ho costruito davvero un bel rapporto di collaborazione e nel tempo di amicizia.
La parola chiave è trasparenza. Trasparenza di analisi delle situazioni, degli stati emotivi e soprattutto grande schiettezza.
Se cerchi supporto emotivo o coccole, non è il posto giusto.
La verità a volte fa male, ma fa crescere.
Le bugie e il vittimismo nel lungo periodo portano a peggiorare e basta.
Sono cresciuto moltissimo. Ho migliorato tanto nella gestione gara:
– sono in grado di riconoscere se vado fuori focus in poco tempo
– richiamare lo stato emotivo ideale per svolgere la performance in pochi secondi
– ho affinato la capacità di concentrazione
– migliorato il dialogo interno e ho guadagnato reale consapevolezza dei miei mezzi e di ciò che voglio e posso ottenere.
Consiglio fortemente di seguire un percorso del genere.
L’allenamento fisico vale un buon 20-30% della performance. Il 70%-80% del risultato dipende da come sai usare a tuo vantaggio le risorse mentali ed emotive.
È la mente che muove il corpo. Come un timone e la nave. Se padroneggi la mente, decidi cosa fare. Decidite dove puntare la barca.
Se ti fai sopraffare dalla mente o dalle emozioni negativa , non sei tu a decidere e a guidare la nave. E una nave alla deriva, prima o poi finisce inevitabilmente sugli scogli.

Gabriele Oliva - Kick Boxing
Prima di conoscere Davide ma soprattutto questo nuovo metodo di allenamento non avevo mai sentito la necessita di fare questo percorso; ma dopo un suo meeting in palestra, mi sono incuriosito e ho voluto cominciare questo nuovo percorso di allenamento.
Prima di intraprendere questo percorso pensavo di utilizzare tutto il mio potenziale sia in allenamento ma anche in gara ma purtroppo non era cosi; e tuttora penso di poter fare meglio!
Come già detto non conoscendo questo metodo non sapevo cosa aspettarmi da questo lavoro mentale quindi di lezione in lezione mi affidavo a Davide e lavoravo sodo al mio massimo.
Il mio approccio al lavoro è stato quelli di affidarmi a Davide senza mai dubitare visto che è lui l’esperto trai due e chiedendo spiegazioni solo quando non capivo il da farsi ma mai il perché del farlo.
Di seduta in seduta il rapporto con Davide è cresciuto sempre di più visto che alcuni esercizi riuscivo a svolgerli al 100% solo quando riuscivo a fidarmi di Davide.
Dopo mesi di lavoro, posso dire che i risultati che avevamo stabilito sono arrivati:
– riuscire a ribaltare una giornata storta
– liberare la mente da cattive influenze
– soprattutto ritornare a divertirmi in gara che era il più importante
Inoltre sono anche arrivati altri risultati ossia quelli sul campo:
– sono diventato vicecampione del mondo di kickboxing a soli 20 anni
– ho riscontrato numerose vittorie in altre gare a livello europeo e mondiale.
In conclusione posso dire che il mio lavoro con Davide ha dato i suoi frutti e lo condivido a pieno e lo consiglierei a tutti visto che questo lavoro fatto con la testa è stato di grande aiuto.

Salvatore Gargiulo - Volley
Ho iniziato questo percorso con molta curiosità, non sapendo bene cosa aspettarmi ma comunque curioso siccome sono sempre stato affascinato dagli atleti con mentalità solida e vincente.
Nel mio caso in particolare, sicuramente mi ha aiutato soprattutto in virtù del periodo che stavo vivendo: non stavo troppo bene fisicamente dopo essere guarito dal COVID e dopo qualche acciacco e questa cosa mi portava tanta frustrazione che in qualche modo ho imparato a gestire.
Ho notato anche un miglioramento rispetto alla concentrazione durante la settimana e nel pre gara. Il gruppo squadra sicuramente si è unito maggiormente, con un obbiettivo comune più solido e rafforzato.
Dal punto di vista personale ho imparato a gestire i momenti di difficoltà con maggiore lucidità, riuscendo a trovare la soluzione più semplice in modo più immediato.
Con Davide il rapporto è stato molto diretto e sicuramente lui è riuscito a creare velocemente una situazione empatica.

federica trovalusci - Kick boxing
Lavoravo molto e bene in allenamento, senza saltare un giorno o un’ora ma i risultati che ottenevo e le prestazioni che avevo sul tatami erano limitate rispetto a quelle in palestra e mi riducevo (molto spesso) a fare gli stessi errori.
Dopo l’incontro illustrativo tenuto da Davide e dopo essermi confrontata con il mio maestro, ho deciso di farmi seguire da lui.
Non sapevo minimamente cosa aspettarmi, anche perché la figura del Mental coach non sapevo cosa fosse, a cosa servisse e su cosa lavorasse. È stato tutto nuovo, ho accolto questa nuova esperienza affidandomi a Davide e mettendomi in gioco senza scuse o alibi, era chiaro fin da subito che se volevo cambiamento sul tatami quello passava attraverso una maturazione nella vita quotidiana.
Era un concetto che mi aveva fatto presente più volte il mio maestro ma non riuscivo a metterloin atto, forse ancora un po’ mi nascondevo.
Il lavoro fatto con Davide e il lavoro che faremo ancora mi porterà a crescere sempre di più e a moltiplicare il mio potenziale.
Sono certa che la spinta che mi ha dato questa esperienza è importante, ho imparato a
– visualizzare quello che voglio ottenere
– a parlarmi con determinate parole che in dei momenti particolari sono decisive
– ho imparato a mettere nero su bianco cosa voglio e a capire che tutti gli ostacoli che mi sbarrano la strada sono un modo per farmi diventare più forte e che quindi sono fortunata e devo ringraziarli
– sto imparando ad essere paziente
– ho anche imparato a capire che se faccio un errore non vuol dire che io sono sbagliata
– ho imparato che la cosa più importante non è “fare” ma è “dare”.
Consiglierei un percorso con Davide a tutti gli atleti che si fanno un casino di domande e che sanno che le risposte le hanno dentro, ma non hanno la forza il coraggio di rispondersi.
Consiglierei, inoltre, a tutti i maestri o istruttori di instradare i propri allievi su questo percorso quando il divertimento e la tranquillità cessano di esistere.

Bruno Cazzaniga - Taekwondo
Le arti marziali sono sempre state la mia passione. Le gare pure, anche se ho cominciato a farle seriamente un pò tardi.
All’alba dei 30 anni, ho cominciato a farmi qualche domanda: voglio continuare a cazzeggiare, o cominciare a lasciare il segno? Di tutta risposta, mi comparve una storia su instagram con il tag alla pagina di Davide, e senza pensarci troppo gli inviai un messaggio.
Sin da subito ho trovato una persona disponibile, preparata e soprattutto sincera.
Insieme a lui ho fatto la preparazione mentale per un europeo di Taekwondo ITF, e con il suo aiuto ho fatto la gara migliore della mia vita.
Il podio è mancato di un millimetro, ma l’atteggiamento che ho avuto sul tatami è stato completamente nuovo, e mi ha permesso di utilizzare al meglio le risorse di cui disponevo.
Una delle cose più belle che mi ha insegnato Davide, è la spietata sincerità nel guardarsi dentro: solo in questo modo riusciamo a scoprire le fonti dei nostri problemi e della nostra insoddisfazione.
Un’abilità che, imparata grazie allo sport, sto imparando ad utilizzarla nella vita di tutti i giorni. Un percorso di vita quindi, in tutto e per tutto!

Marco Barone - Volley
Io ho sempre sentito parlare della figura del mental coach, ma ad essere sincero non sapevo assolutamente cosa aspettarmi e come sarebbe stato sviluppato il percorso.
Devo dire che sin dal primo giorno ne sono rimasto molto affascinato e questo mi ha consentito di aprirmi e affrontare al meglio questa avventura.
Ricordo che quando ci siamo incontrati la prima volta, il mio problema principale era una scarsa autostima, dovuta al fatto di non sentirmi all’altezza, ma ciò è cambiato totalmente: ho preso consapevolezza dei miei mezzi, dei miei punti di forza e ho imparato a valorizzarli. Allo stesso modo ho cambiato l’approccio com i compagni di squadra, vedendo i richiami come stimolo per fare meglio, e non come critiche.
È cambiato soprattutto il modo di affrontare le partite, spostando l’attenzione, o meglio il “focus”, su ciò che veramente conta, e non sulle cosiddette interferenze esterne.
Soprattutto mei momenti di difficoltà ho imparato a non pensare agli errori fatti, a non aver paura di sbagliare, ma a restare concentrato sull’obiettivo, personale ma soprattutto di squadra.
Il rapporto con te è stato ottimo, sin dal primo momento ti sei mostrato disponibilissimo e mi hai permesso di aprirmi e di esternare i miei problemi. Sei stato in grado di creare una bella sintonia e un contesto tale da farmi entrare pienamente nel percorso e mettermi così in gioco.
In sostanza non posso che dirti grazie!😉

Agostino Bona- Point Fighting
Ho sentito la necessità di affidarmi a un Mental Coach quando ho capito che non avevo gestione emotiva e anche a causa di questo non riuscivo a esprimere il massimo del mio potenziale
Quando mi hanno proposto di fare questo tipo di lavoro credevo che fosse qualcosa di superficiale mentre quando iniziato da subito la prima lezione ho capito che era qualcosa di fondamentale e soprattutto utile.
Inoltre sono riuscito ad arrivare fino a qui grazie anche a Davide che non consideravo solo un mental coach ma anche un amico.
Mentre alla fine di tutto ciò ho pensato al percorso che ho fatto e mi sono sentito migliorato a livello emotivo e mentale e anche per questo consiglierei a tutti questo tipo di percorso perché è molto utile per migliorare dal punto di vista emotivo e mentale ma anche cambiare il proprio modo di pensare.

Gaetano Affinito - Volley

Tommaso Petrucci 15 anni pluri campione italiano - Kick boxing
Mi sono trovato molto bene, mi aspettavo di migliorare su tutto e sono migliorato, il mio approccio alla squadra è cambiato in modo positivo; mi sono stati vicini tutti i miei amici di squadra e la mia attitudine è quella di dare una mano alla squadra.
Le difficoltà nelle partita è stato quello di concentrarmi in ogni partita e di dare il mio meglio in ogni partita in cui sono entrato, invece il rapporto con te è stato meraviglioso e ho imparato un sacco di cose nuove nel mondo della pallavolo e soprattutto dello sport.

Lavinia Berardelli 17 anni - Scherma
Ho iniziato il lavoro per la necessità di riuscire a gestire le mie emozioni e paure durante le gare di scherma.
Con il lavoro che stiamo svolgendo, sono riuscita a trovare serenità, gioia e soprattutto ho imparato a credere in me stessa, crescendo gara dopo gara.
Tra i risultati che ho ottenuto il più importante è come ho già detto quello del credere in me stessa, e ripetermi giorno dopo giorno che posso farcela, perché faccio ciò che amo, e gestire l’ansia prima e durante gli assalti.
Ovviamente con questi risultati sono riuscita ad arrivare molto spesso a raggiungere i miei obiettivi, e a godermi la vittoria.

Ilenia Arcangioli - Point Fighting
Ho conosciuto Davide tramite il mio Maestro, da subito ho capito che era la persona giusta che mi poteva aiutare.
Nel passato alcuni allenatori del settore della kickboxing mi hanno fornito delle pillole di cui ho fatto tesoro, ma non era abbastanza.
Sentivo di avere dei limiti in gara e in allenamento che mi facevano compromettere la prestazione.
Durante la prima gara dopo mesi e mesi di stop, con una preparazione atletica decisamente bassa per i miei standard, con la preparazione mentale sono riuscita a centrare subito l’obiettivo ed esprimermi in gara come volevo, sentirmi soddisfatta di aver fatto il mio meglio.
Il metodo Mettici la Testa è veramente indispensabile, mi sta aiutando a gestire tutta la mia vita: lo sport e le gare, ma anche la vita privata e il lavoro; per questo mi sento di consigliare a chiunque voglia dare il meglio di sé di intraprendere un percorso di Mental Coach.

Gianluca Bragoni - Kick Boxing - Full Contact

Daniele Catini - Tennis
Ho conosciuto Davide per caso, una sera un ragazzo di nome Mark mi diede il suo numero suggerendomi di chiamarlo, io molto diffidente di natura in un primo momento non seguii il consiglio, un mese più tardi la mia vita era INCASINATA, e allora tento alla disperata qualsiasi cosa convincendomi pure a provare il “mental coach”…
Dal primo momento ho trovato una persona ATTENTA A ME, ci siamo incontrati in un circolo di tennis a Roma la prima volta e subito ci siamo trovati in molta sintonia, gli spiego la mia situazione di tennista semi professionista, in 4 parole tanto lavoro pochi soldi, ma quando dall’altra parte hai una persona che ama il suo lavoro, difficilmente trovare un accordo per lavorare è difficile, così iniziamo.
Il nostro rapporto lavorativo inizia proprio pochi giorni dopo, la prima fotografia della nostra storia insieme è questa qua. La mia prima partita, lui viene per studiarmi, che dire, durante il nostro primo match succede di tutto: io che gioco un match al contrario, che perdo una partita che avrei dovuto vincere e che faccio il diavolo a 4 per il campo, urlando e sbraitando a destra e a manca, tirando racchette e perdendo in malo modo.
Dopo il match ci sentiamo al telefono, io col morale sotto terra e incazzato nero e lui felice ed eccitato. Penso sia pazzo.
La seconda fotografia è la mia prima vittoria di un torneo Open. Gioco partite perfette e dopo 3 mesi di lavoro sono irriconoscibile, affronto le partite con sicurezza e sono maggiormente calmo, il mio atteggiamento è positivo, il mio self talking pure, tant’è che vinco. E vinco. E vinco. 4 tornei di fila. A livello prestazionale questo è Davide mental coach, così l’ho salvato sul telefono. Per me Davide non è solo questo. Ed è probabilmente il motivo per cui sono arrivati tanti piccoli buoni risultati.
Davide è una persona presente. Mi fa sentire importante. Viene agli allenamenti e insieme aggiustiamo il mio atteggiamento, e tutte le cose che non vanno. Davide per me è bastone e carota, è duro quando gli parlo di invidia e mi cazzia ricordandomi di buttare via l’ego, e morbido quando sono giù per un brutto sorteggio e mi ricorda di essere qui ed ora.
Ma la cosa che più mi sento di dire è che Davide per me è un fratello maggiore e tutto questo insieme fa la differenza, e se non la farà, cosa che non credo, sarò una persona migliore e questo solo grazie a lui.

Salvatore D’Isanto – Maestro V Grado - maestro v grado - kick boxing
Nel nostro percorso di insegnamento della Kick Boxing, noi Maestri siamo sempre attenti a proporre nuove tipologie di allenamento, nuove tecniche, insomma, qualsiasi novità migliorativa, sia tecnica che atletica, anche se proveniente da altre discipline.
Nonostante ciò, non avevo considerato un aspetto che si sarebbe rivelato un punto chiave, determinante, insomma, di estrema rilevanza per raggiungere un’ottima performance in qualsiasi atleta di qualsiasi sport si parli:
“come la nostra mente, i nostri pensieri, potevano indirizzarci verso una vittoria o una sconfitta!”
Grazie ad un nostro atleta agonista, Davide Coscarella, che scherzosamente chiamavamo “Golia” per la sua inesauribile energia, io e diversi atleti ma anche simpatizzanti del nostro gruppo Pro-Fighters, abbiamo iniziato un progetto di lavoro che simbolicamente chiamavamo “Mental Training”.
Dopo la lezione di Kick Boxing, abbiamo fatto delle lezioni con Davide che ci ha illustrato argomenti come “Comfort Zone”, gestione delle emozioni e soprattutto in che modo approcciare una gara.
Il mio obiettivo come maestro era capire come mai atleti forti sia da un punto di vista tecnico che atletico, in gara esprimevano solo una minima parte della loro bravura; ed eccoci, che dopo la lezione di Kick Boxing, rinchiusi in una piccola sala, attraverso vere e proprie lezioni di training mentale, esempi, dialoghi collettivi, esercizi di gruppo e individuali, il nostro mental coach Davide ci ha proiettato in un mondo nuovo, più efficace, più adeguato e più funzionale per affrontare una performance o una gara importante.
Non è stato semplice trattare questo tipo di argomenti, poiché hanno messo a nudo realtà fino ad allora mai trattate ed anche perché è un percorso di allenamento mentale che doveva continuare anche al di fuori di quella sala.
Posso dire con certezza assoluta che gli atleti che hanno messo in pratica, in allenamento, i consigli, gli stratagemmi dettati dal corso, hanno avuto un’evoluzione notevole, specialmente in fase di approccio alla gara (cosa per noi fondamentale per un buon rendimento).
Ad essi sono anche coincisi risultati davvero straordinari: un secondo posto in gara nazionale fino ad allora irraggiungibile di A. Gritto, diversi titoli interregionali ed uno su tutti la “Coppa del Mondo a squadre” per la quale ha contribuito anche in modo determinante come atleta Davide Coscarella.
Ricordo che per quell’occasione uno dei membri femminili M. Moscarino, fino a 15 giorni prima della gara non voleva assolutamente gareggiare; fu Davide a convincerla ed a tranquillizzarla e per questo fu determinante per la vittoria finale.
Personalmente…???
Posso dire solo che alla tenera età di quasi 43 anni, ho ripreso a combattere.
Come maestro non è facile ritagliarsi del tempo per allenarsi e per fare anche agonismo, ma avevo un obiettivo per me di straordinaria importanza: rimettermi in gioco, provare di nuovo quelle forti sensazioni e gestirle in maniera efficace.
Nell’ultimo anno sportivo 2015/2016 mi ritrovo con due medaglie d’oro in due gare importanti nazionali, Coppa del Presidente (Eboli) e Coppa Italia (Livorno), ed una convocazione nella Nazionale italiana nella categoria Master.
Sono fiero di me e del lavoro svolto, inutile negarlo, ma se non avessi conosciuto Davide, probabilmente non l’avrei mai fatto!!
Grazie infinite Davide da tutto il team Pro-Fighters.

Pasquale Vespa 26 anni – 3° posto Campionato Italiano 2018 - Kick boxing
All’inizio ero scettico, come forse un po’ tutti lo siamo, devo ammettere che se non fosse stato Davide, amico e compagno di squadra, a parlarmene non mi sarei interessato alla cosa, e sarebbe stato un peccato!
Praticavo la kickboxing già da un paio d’anni e avevo partecipato alle gare di routine, i “must” per così dire, di tutti gli atleti, dai principianti ai più esperti. Nello sport funziona così, si sa, a volte si vince e a volte si perde. Non credevo ci fosse molto da dire a riguardo, ma dopo qualche incontro di “brain training” con la squadra sono cambiate tante cose. Lo scetticismo iniziale deriva sia dal fatto che si è ignari di quali operazioni nel pratico si prestano ad un allenamento/condizionamento emotivo, ovvero cosa fare e cosa cambierebbe, sia dal dare per scontato che si è già abbastanza ferrati nell’autocontrollo e alla partecipazione matura di ciò che ci succede, dentro e fuori, per così dire, nelle esperienze di tutti i giorni.
È servita qualche lezione, non per dissipare ogni dubbio a riguardo, ma piuttosto per sollevarne altri! Fortunatamente, con la guida di un “coach” esperto, abbiamo trovato anche qualche risposta, sicuramente tra le più importanti, che mi hanno insegnato tante cose, e sono il motivo per cui ad oggi vivo lo sport principalmente, ma non solo, in maniera diversa.
Ho imparato dapprima come funziona a grandi linee il cervello e il centro dell’attenzione di qualsiasi persona e cosa accade quando si è posti a una forte pressione emotiva, come ad esempio in una competizione agonistica.
Per “imparare” non s’intende in questo contesto delle semplici informazioni, ma piuttosto capire e accettare come siamo condizionabili in tutto e per tutto dal percorso emotivo che ci porta ad una prova, come e in che misura il risultato di questa dipenda da noi stessi ,quanto incidano fattori a noi esterni e poi, naturalmente, come ottimizzare il processo che porta ai risultati, mediante esercizi all’apparenza semplici, da fare anche quotidianamente, ma di grande impatto sulla personalità in generale.
Cose come esercizi di attenzione per incanalare meglio il nostro focus, esercizi di condivisione che ci permettono non tanto di farci conoscere agli altri, ma di conoscere noi stessi con un’obiettività forse fino ad allora trascurata; non mancano anche esercizi da fare con il corpo, a dimostrare come molti limiti fisici siano imposti da noi stessi, ma anche“ancoraggio emotivo” e tanto altro ancora.
Non sapevo cosa esattamente aspettarmi da questa esperienza, ma affrontandola con un certo grado di sincero impegno mi sentirei di consigliarla a tutti, se non altro per acquisire una maggiore consapevolezza di ciò che si prova e fiducia in se stessi, che nello sport si sono tradotti in traguardi più alla portata di mano e una determinante chiarezza di ciò che era necessario per migliorare ancora e non gettare mai la spugna.

Mario Silvestro - Volley
Mi sono trovato molto bene, mi aspettavo di migliorare su tutto e sono migliorato, il mio approccio alla squadra è cambiato in modo positivo; mi sono stati vicini tutti i miei amici di squadra e la mia attitudine è quella di dare una mano alla squadra.
Le difficoltà nelle partita è stato quello di concentrarmi in ogni partita e di dare il mio meglio in ogni partita in cui sono entrato, invece il rapporto con te è stato meraviglioso e ho imparato un sacco di cose nuove nel mondo della pallavolo e soprattutto dello sport.
Ti ho incuriosito e non vedi l'ora di leggere In Testa e iniziare a vincere?
Davide Coscarella
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