La motivazione è una cosa che hai, o non hai, non esiste una bacchetta magica che ti trasformi.
Mi capita molto spesso, lavorando nel mondo dello Sport di dover far capire, e soprattutto accettare, che un atleta, non ha nessun particolare problema prestazionale, ne blocco mentale!
Non ha solo più MOTIVAZIONE!
Ma cosa vuol dire?
Vuol dire semplicemente che non ha più voglia di allenarsi, di gareggiare, di primeggiare, di vincere.
I motivi possono essere tantissimi, ma per necessità didattica te li divido in due:
- non ha voglia di sacrificarsi per la disciplina sportiva, i suoi valori e le sue priorità sono cambiate, e mi dispiace dirlo, è sacrosanto e giusto, farlo smettere!
- non ha più voglia, come l’esempio appena elencato, ma è confuso, pieno di dubbi e valori che si stanno mischiando tra di loro, generando ulteriore confusione; risultato? non molto diverso da chi vuole smettere, ma si può intervenire, ripulire e far saltare fuori tutta la sua MOTIVAZIONE
- terzo caso, si lo so avevo detto due, ma esiste un terzo caso, in cui la cosa è DECISA, con consapevolezza in modo temporaneo, della serie: “mi prendo un anno sabbatico”
Come si fa a capire in quale situazione ci si trova davanti ad un atleta, dall’impegno altalenante, o dalle vittorie buttate al vento? Cioè, quale dei tre casi?
Questo è proprio il lavoro del MENTAL COACH, volgarmente detto anche “motivatore” e per questo agli addetti ai lavori non piace la denominazione, proprio perchè nessuno può motivarti, al massimo posso aiutarti a far chiarezza per vedere se una motivazione ce l’hai ancora.
E si può fare davvero molto!
Per prima cosa evitare che si arrivi ad un calo di motivazione dell’atleta, ASCOLTANDOLO, si, ad un livello molto profondo, mettendo da parte il ruolo di allenatore e di genitore, che volente o nolente, si aspetta il massimo; se si ascolta attentamente, e quindi si ha un dialogo molto aperto, la persona manda segnali di “fuoco” per farti capire che non ne vuole più sapere.
In questo caso la cosa migliore da fare è farlo smettere! Brutalmente! O comunque lasciarlo allenarsi così come vuole, per quel che gli va!
Il solo assecondare la sua richiesta d’aiuto, lo farà sentire molto più in controllo della situazione, gli farà acquisire maggiore responsabilità rispetto a quello che fa e cosa più importante lo aiuterà a chiarirsi le idee.
Al contrario, se viene “costretto” a proseguire in uno stato di bassa motivazione, accumula sconfitte, ledendo la sua sicurezza come atleta e come persona.
Non potrà migliorare perchè l’atteggiamento non sarà mai rivolto al miglioramento, ma al finire presto il “dovere”
E ancora, cosa molto più probabile di quello che si pensi, si può infortunare, e anche gravemente.
Il cervello quando vuole una cosa tende ad ottenerla ad ogni costo, passando anche per il dolore fisico, molto meno doloroso di quello emotivo.
Infine, può “scoppiare”, non volendone più sapere, credendo che tutto ciò che fa non sia la sua strada, che non ama più la sua disciplina sportiva, quando in realtà, nella maggior parte dei casi, aveva solo bisogno di rifiatare.
Ma nessuno ha ASCOLTATO!
Ne tantomeno, l’atleta stesso è stato in grado di ascoltarsi. Purtroppo, però, in un atleta giovane ci può stare questa incapacità di non ascolto, che si trova anche nella maggior parte degli adulti.
Un Mental Coach, aiuta, come dicevo precedentemente, a ripulirsi da tutta la confusione che può insorgere in una TESTA, soprattutto in un momento più stressante dove essere chiari con se stessi è indubbiamente più difficile.
In questo modo, la MOTIVAZIONE, rimasta seppellita metaforicamente sotto uno strato di tappeti di polvere e confusione, viene fatta riemergere.
Una volta fatta riemergere, l’atleta, tornerà a performare al suo massimo, anzi, molto più di prima perchè la consapevolezza e la DECISIONE, di fare la propria disciplina sportiva, sarà ancora più congruente di quanto poteva essere in precedenza.
Nell’ultimo caso, invece, di assenza volontaria e consapevole di mancanza di MOTIVAZIONE, non si può fare altro che ascoltare e assecondare.
Se dovrai diventare un CAMPIONE e quella è la tua strada, la motivazione tornerà, altrimenti, la vita ha riservato per te palcoscenici diversi, e la capacità di essere flessibili e seguire il flusso è sicuramente una caratteristica fondamentale delle persone di successo.
Attenzione, non ho detto di MOLLARE!
Quindi, per concludere, quando la Motivazione è bassa, c’è necessità di fare ordine in TESTA, fermarsi, e una volta fatto ordine, verificare, a quel punto facilmente, se esiste ancora una motivazione oppure se è ora di smettere per sempre, o magari solo pe un periodo!
Come sempre, ci vuole CORAGGIO!
Buon allenamento!
Davide
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