da Mettici la Testa | Apr 15, 2019 | Il Mental Coach
Sei un allenatore? Leggi qui!
La strategia dei bisogni umani e come smuovere sempre l’atleta verso il successo
Uno dei problemi più grandi di un allenatore è quello di trovare sempre la giusta leva che motivi l’atleta a fare di più, e a ottenere di più per farlo arrivare a trionfare e aiutarlo a non mollare.
Cosi, l’allenatore tra i vari tentativi trova una strategia che funziona per i più e utilizza sempre la stessa.
E soprattutto in ogni situazione.
- C’è quello severo, rigido, che ti urla contro
- C’è quello accondiscendente, sempre comprensivo e sempre dolce nelle parole
- C’è quello che trasmette e lavora sulla fiducia, sulla sua autorità
- C’è quello che va a caso, un po per come gli gira
- C’è quello che ti cresce come un figlio e se la cava così.
Purtroppo non siamo tutti uguali e soprattutto variamo da situazione a situazione e da periodo a periodo
Non si può usare la stessa leva motivazionale per tutti e non si può usare sempre la stessa per ogni situazione.
Il fatto è che un allenatore si ritrova per forza di cose a perdere ragazzi senza trovare la loro leva motivazionale e peggio ancora ad escludere dal suo percorso tutti quelli che hanno bisogno di qualcosa di specifico e diverso rispetto alla sua tradizionale leva.
Esiste la teoria dei bisogni umani di Tony Robbins, che se si conosce e soprattutto si sa applicare fa miracoli e accelera la crescita dei ragazzi in modo esponenziale, senza creare alti e bassi nell’atteggiamento dell’atleta.
Funziona cosi: l’essere umano ha 4 bisogni emotivi di base, e qualunque cosa faccia dall’uscita con gli amici, a comprarsi dei vestiti, a gareggiare a relazionarsi con qualcuno lo fa per soddisfare uno di questi 4 bisogni emotivi.
Solo dopo ci costruisce la giustificazione razionale.
I bisogni sono quello di SICUREZZA, il suo paradosso ovvero, quello di VARIETÀ, poi il bisogno di IMPORTANZA e il suo paradosso, quello di UNIONE/AMORE, di connessione con gli altri.
Se l’atleta è guidato principalmente da uno, in determinate situazioni cercherà il suo opposto, spesso in modo da sabotare il risultato, di qualunque risultato si parli, sportivo, scolastico, lavorativo, relazionale etc….
Di ogni atleta che segui dovresti sapere da quale bisogno emotivo è guidato e compensare sempre facendo leva sullo stesso bisogno che lo smuove, dandogli equilibrio con gli altri ogni tanto, per evitare forti sabotaggi.
In altre parole ci sono atleti che hanno bisogno di routine, relazioni stabili, un ambiente che lo sostiene ( SICUREZZA ).
Ci sono atleti che hanno bisogno di fare sempre esercizi diversi, spesso in preda alla noia, pretendono relazioni e ambienti diversi (VARIETÀ)
Ci sono atleti che hanno bisogno di avere maggiori attenzioni, sentirsi al centro del progetto, sentirsi presi in considerazione e hanno bisogno di essere ascoltati, vogliono discutere e avere ragione. ( IMPORTANZA )
Infine ci sono atleti che hanno bisogno solo di creare e instaurare relazioni, sentirsi amati, coccolati, vogliono parlare e sentirsi ascoltati, fanno tutto per stare con gli altri e vivono di connessione umana. ( UNIONE/AMORE )
Ok, non è facile!
Ti dico la verità potrei scrivere un libro per ogni bisogno e per tutti i veicoli che mette in atto per essere soddisfatto.
Ti lascio delle linee guida per aiutarti:
- Ascolta, ascolta, ascolta, voglio dire osserva sguardo, respiro, tono di voce e atteggiamento perché è li che trovi la chiave di lettura e capisci cosa sta succedendo e quale bisogno sta cercando.
- Fai domande, chiedi conferma, comprendi e pretendi.
- Bastone e carota, sempre.
- Capito da quale bisogno è guidato fai in modo di soddisfarlo sempre. Ha bisogno di parlare, dedicagli più tempo. Ha bisogno di sentirsi rassicurato. Aumenta le dosi. Ha bisogno di relazionarsi, sentire il gruppo, crea dei momenti in più dove possa avvertire tutto questo. Ha bisogno di varietà, fai in modo di variare tutto, anche solo per lui, esercizi allenamenti, luoghi e situazioni.
Prova, sperimenta e sbaglia. Leggi i feedback e agisci di conseguenza.
Tutti sono motivabili, basta trovare la loro chiave, ora hai il codice, usalo.
Fammi sapere come va, e se vuoi un aiuto contattami, sarò felice di aiutarti.
Buon allenamento.
Davide
da Mettici la Testa | Apr 5, 2019 | Pillole
3 MODI PER SVILUPPARE LA TUA INTELLIGENZA EMOTIVA
Un atleta che vuole performare ad alti livelli, deve curare i più piccoli dettagli; proprio così, dovrà allenare al meglio la parte atletica, quella tecnica e quella tattica.
In più dovrà allenare la parte mentale ed emotiva!
Conosci te stesso, era scritto sul frontone del Tempio di Apollo.
Ebbene parto dall’inizio, perchè per poter allenare la tua mente e le tue emozioni, devi conoscere la materia, e quando la materia sono i tuoi pensieri e le tue emozioni appunto, devi saper riconoscerle e saper influenzarle.
Tu sai cosa stai pensando in questo momento?
Tu sai cosa stai provando in questo momento?
Nel 95% dei casi, non lo sai, e se pensi di saperlo hai un idea vaga e generalizzante, del tipo: Sto bene! Sono Tranquillo! oppure Sto pensando a leggere l’articolo! Non penso a nulla!
Per poter aver controllo su un qualcosa, e su una materia in generale abbiamo necessità di conoscerla. Ad esempio, se vuoi elaborare concetti fisici, studiare la natura FISICA delle cose e capire come poter elaborare determinati studi, devi studiare FISICA. E più conosci la materia e più affini la tua abilità di elaborazione analisi e influenza.
Per le emozioni e i pensieri è la stessa cosa, vuoi gestire le tue emozioni? vuoi avere controllo sui tuoi pensieri?
Devi studiare in modo approfondito cos’è ogni singola emozione, cosa significa, qual’è la reazione fisiologica che genera al tuo corpo, in modo da poterti quantomeno rendere conto di come stai…
Ad esempio:
Cos’è la Frustrazione? L’insicurezza? L’ansia? sai descriverle?
Sai elencare che tipo di reazione generano su di te?
Come ti fanno respirare? come ti fanno parlare? che postura ti fanno assumere? che tipo di dialogo interno ti generano? che tipo di focus?
Vedi, lavoro con atleti tutti i giorni, e quasi mai trovo atleti che mi sanno dare risposte esaustive, nel migliore dei casi mi vengono date risposte vaghe e generalizzanti.
Gli atleti che lavorano con me, ci mettono un bel pò per arrivare ad una vera consapevolezza, ovvero per arrivare a raccontarmi un match, dicendomi esattamente cosa sentivano in un determinato momento e cosa pensavano. Le prime volte mi raccontano il gioco, e non mi raccontano la cosa più importante: il GIOCO INTERIORE!
Non ne sono consapevoli, avviene ma non se ne rendono conto, e questo vuol dire che se anche tu sei nella stessa condizione, lo SUBISCI!
E’ la tua testa a decidere per te, ed il problema è che i pensieri influenzano le tue emozioni e le emozioni influenzano le tue azioni e quindi i tuoi risultati.
Cosa fare?
Allora, le cose sono 3 per iniziare e sono anche semplici, e molto impegnative:
- apri il dizionario, cercati almeno 10 emozioni principali negative e 10 principali positive, leggiti il significato e diventane consapevole; invidia, rancore, tristezza, insicurezza, ansia, rabbia, nervosismo, etc…. amore, sicurezza, coraggio, gioia, serenità, tranquillità etc….
- sperimentale su te stesso, le emozioni che vivi sei tu a generarle, quindi mettiti in uno stato neutro, in un posto tranquillo, e richiamale una ad una e osserva il tuo corpo. Fai così: Ansia, torni con la mente a un ricordo pieno di ansia, se chiudi gli occhi magari ti aiuti, lo rivivi, ricordando colori, suoni, voci, immagini, persone, luoghi etc… e ascolti il tuo corpo, più rimani in quello stato e più ne prendi consapevolezza
- una volta che sai cosa succede quando provi una determinata emozione, sarà molto più facile per te renderti conto che la stai provando, e l’ultimo esercizio che dovrai avere abitudine di fare è durante la giornata, almeno 10 volte al giorno, fermati 10 secondi e chiediti: COSA STO PROVANDO e PENSANDO in questo momento?
Ecco, tutto qui, molto semplice e molto impegnativo ripeto. E’ un esercizio e va allenato, la prima volta verrà male o non verrà proprio ma, ti assicuro che più lo sperimenterai e più diverrai consapevole, e più diverrai consapevole e più avrai il potere di influenzare i tuoi pensieri e le tue emozioni.
E se stai pensando, e che me ne faccio di tutta questa consapevolezza, io devo pensare a giocare mica a quello che provo?
Hai ragione, infatti, ti servirà per tutte le volte che durante una gara, quando le cose non vanno come vorresti, ti renderai conto del perchè, e avrai il potere di cambiare il tuo stato d’animo, quindi i tuoi pensieri, quindi le tue azioni e quindi i tuoi risultati.
Avrai il potere di influenzare le circostanze invece che subirle. Sarai forte mentalmente, così potente da essere imperturbabile a tutto ciò che può succedere durante un match!
Dovrebbero insegnarla a scuola EDUCAZIONE EMOTIVA, e un giorno lo faranno, e in molte nazioni nel mondo sta nascendo come materia, nel frattempo, visto che probabilmente le scuole le hai finite o quasi inizia con questi 3 piccoli esercizi e fammi sapere come va.
Inoltre puoi leggere il libro IN TESTA, lo trovi qui, e iniziare ad approfondire l’argomento per accellerare i tuoi risultati. Puoi venirne a parlare direttamente con me in una delle mie presentazioni del libro, trovi tutte le date qui.
Ti aspetto e buon allenamento!
Davide
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