da Mettici la Testa | Mar 29, 2019 | Pillole
ECCO 3 SEMPLICI STRATEGIE PER GESTIRE LA TUA ANSIA PRE-COMPETIZIONE
Tantissime volte sento dire questa espressione ad un atleta quando si trova in prossimità della gara. Ancora di più mi capita di sentire dire:
E’ più forte di me!
L’ansia è uno stato d’animo, partiamo dal principio.
La prima cosa che devi necessariamente capire, quando si parla di emozioni, è che sei tu a generarle, non sono una “cosa” che ti cade addosso o che subisci.
Già il linguaggio che utilizzi ti mette ne guai e ti toglie responsabilità e quindi possibilità di influenzarle.
Ti faccio qualche esempio:
- quando mi rispondi male mi fai arrabbiare
- ogni volta che scendo in campo mi viene l’ansia
- l’arbitro mi fa innervosire
Ecco alcuni esempi di come ci si parla e purtroppo questo linguaggio deresponsabilizza come ti dicevo, perchè delega tutto all’esterno, ovvero è il campo che mi dà ansia, è l’arbitro che mi fa innervosire.
La realtà, liguisticamente parlando invece è la seguente:
- se mi rispondi male, IO MI ARRABBIO
- quando scendo in campo, MI METTO IN UNO STATO D’ANSIA
- IO MI INNERVOSISCO quando vedo l’arbitro
Come vedi la differenza è sottilissima, quasi impercettibile ad uno sguardo più superficiale, e invece inizia tutto da qui.
Un linguaggio del genere, cambia la prospettiva, ti dà responsabilità di quello che succede intorno a te e soprattutto ti dà il potere di influenzare i tuoi stati d’animo e di conseguenza le circostanze.
Una volta che ti sei preso RESPONSABILITA’ dei tuoi stati d’animo allora puoi fare queste 3 semplici cose che stravolgeranno i tuoi risultati:
- cambia la tua FISIOLOGIA, ovvero cambia respirazione, cambia postura, cambia TONO DI VOCE, imposta tutto in uno stato più sereno, sicuro e deciso.
- cambia il tuo dialogo interno, ovvero le cose che ti dici, infatti ripeterti che sei in uno stato d’ansia non ti aiuterà ad eliminarlo, anzi lo amplificherà. Di certo non puoi metterti li a dirti che sei sereno e tranquillo se non lo sei, ma puoi dire cose vere e decisamente più potenzianti come ad esempio: “mi sono preparato al meglio, sono padrone dei miei stati d’animo e con la giusta FISIOLOGIA e il giusto DIALOGO, posso mettermi in uno stato di SICUREZZA. Sono pronto a dare il mio massimo e giocarmela con determinazione” Come vedi, nulla che la tua testa possa definire non vero o irreale e rendere inutile il lavoro.
- infine, modifica e sposta il tuo FOCUS, ovvero poni la tua attenzione su ciò che stai facendo, evita di preoccuparti stando con la mente a ciò che può succedere, vivi il momento, concentrati sul tuo respiro, fai i tuoi esercizi di riscaldamento e occupa la mente contemplando il presente. QUI E ORA!
Ovviamente, si potrebbe stare qui e scrivere tantissimo sull’argomento, queste sono solo 3 piccole strategie per aiutarti, ma se vuoi approfondire l’argomento ti consiglio di leggere il mio libro “IN TESTA” incentrato proprio su questo argomento, così da poter mettere il TURBO ai tuoi risultati e arrivare alla vittoria con serenità ed entusiasmo.
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Fammi sapere come va!
Buon allenamento!
da Mettici la Testa | Mar 22, 2019 | Il Mental Coach
La grande bugia della potenza e influenza dell’inconscio, sulla tua performance
Hai presente il giorno in cui non te ne va bene una?
Colpa esclusivamente del tuo inconscio.
Ma, non del tutto. Ti hanno raccontato che l’inconscio è molto più grande della tua parte conscia, che non ne hai controllo e che difficilmente puoi provare ad influenzarlo.
Dicono, che non è controllabile, che al momento giusto, deciderà sempre al tuo posto.
Così, con questo linguaggio, ti condizionano solo ad una cosa:
Toglierti la responsabiltà di poter influenzare i tuoi pensieri, quindi le tue azioni e quindi i tuoi risultati.
Ti svelo la scomoda verità, che dà fastidio ai vari Mental Coach che trovi in giro e che non vogliono rivelarti, perchè così tu possa sempre dipendere da loro:
Il cervello è “plastico” e costantemente modellabile, e la sua velocità di modellamento e programmazione è direttamente proporzionale alla tua CONVINZIONE di poterlo e volerlo influenzare e guidare
Quello che che voglio dire è molto semplice, ed è nei ragionamenti semplici che ti perdi e dai per scontato le cose, ed ogni volta che le dai per scontato non le applichi!
Il tuo inconscio lo hai creato TU!
In modo semplice, attraverso associazioni neurologiche, ripetute e ripetute, abitudini semplici di pensiero e quindi di azione, che a forza di ripeterle sono scese giù nel tuo inconscio, ed ora queste, fanno la persona e l’atleta che sei. Semplice!
Ma il tuo inconscio comunica in modo bidirezionale con il tuo conscio.
Quindi, puoi aggiustare il tiro, quanto e quando vuoi, basta volerlo! Basta non accontentarsi, basta essere consapevoli di ciò che ti gira nella TESTA!
Semplice!
Nel mio libro “IN TESTA” illustro molti esercizi pratici, che se applicati, impattano enormente. Quanto? Beh, semplice, falli tutti i giorni, e quando dico tutti, dico TUTTI, e ti trasformano in pochissimo tempo.
La tua TESTA registra tutto ciò che fai e in una situazione specifica registra in modo indelebile:
QUANDO VIVI UN EMOZIONE, più forte è l’evento emotivamente parlando e più lo registra in profondità; quali sono le cose che ricordi più della tua vita?
Eventi con forte impatto emotivo, sia brutto che bello. Giusto?
Sai quando il cervello registra tutto?
QUANDO FAI ATTIVITA’ SPORTIVA!
Quindi fai queste 2 semplici cose e sperimenta il risultato straordinario:
- Sviluppa un dialogo interno altamente motivante durante l’attività
- Crea un vero e proprio mantra sui tuoi punti di forza, imparalo a memoria e ripetilo durante l’attività, intendo anche situazioni tattiche specifiche e anche tecniche.
I benefici?
Enormi. La tua testa svilupperà dele convinzioni così potenti e radicate, che le tirerà fuori ogni volta che in gara sarai in difficoltà, dove il tuo inconscio è spalancato e te le rimanda sù con facilità imbarazzante.
Non credermi. Fallo, per settimane e poi dimmi come va.
Se nel frattempo vuoi approfondire la cosa, trovi tutto sul mio libro, puoi acquistarlo qui oppure puoi partecipare ad una delle prossime date di presentazione cliccando qui
Buon Allenamento
Davide
da Mettici la Testa | Mar 18, 2019 | Mentalità Vincente
Ecco come ci si può preparare al meglio per una gara da un punto di vista fisico, tecnico, tattico, mentale e poi sciupare tutto per cattive abitudine pre-gara.
Ci sono Sport, che hanno situazioni di gara più o meno pesanti, Sport dove la performance dura 90 minuti, altri dove dura diverse ore come il Tennis, altri dove la performance dura pochi minuti e altri ancora dove esiste la giornata di gara, dove magari gareggi a ondate di qualche minuto ma che ti tengono in gara per tutta la giornata, come gli sport da combattimento, la schema, gli sport di Tiro e così via…
Questi ultimi probabilmente sono quelli che nascondono più insidie, perchè uscire fuori dal “flow” è molto facile.
Infatti se devo fare assalti, combattimenti e/o eliminatorie di 3 minuti e poi aspettare fino a 1,2,3,4 ore prima di fare la successiva fase, la mia Testa può fare brutti scherzetti.
In questi casi ci sono atleti che hanno una capacità di ON/OFF naturale, ci sono quelli che entrano in gara la mattina alle 9 e “staccano” la sera una volta finita la gara, infine ci sono la maggioranza degli atleti che affidano tutto questo al caso.
Una componente fondamentale in questi casi è sicuramente l’esperienza, l’abitudine a vivere situazioni di questo tipo per trovare poi la modaità più congeniale per ognuno.
L’ideale sarebbe abituare la Testa a spegnersi e accendersi nel momento in cui serve; detto ciò è una cosa abbastanza impegnativa da allenare e necessita di grande capacità di focalizzazione. La cosa più “semplice” è entrare in gara e rimanerci tutto il giorno. Cioè rimanere concentrati sui gesti, osservare gli avversari e non pensare ad altro.
Infatti basta guardare coloro che più spesso vincono e noterai 9 volte su 10 questo tipo di atteggiamento.
Silenziosi, isolati, magari con musica nelle orecchie, e poco inclini al dialogo con gli altri, ricchi di rituali e gesti consequenziali l’uno all’altro, sempre uguali di fase in fase.
Tutte cose che aiutano il cervello a entrare e rimanere nello “stato” ideale per performare al massimo.
Ora vediamo tutto quello che non devi fare se hai difficoltà a entare e uscire dallo stato di concentrazione ideale:
- evita assolutamente il telefono durante la giornata, distrugge capacità di focalizzazione e proprio durante la giornata di gara è l’ultima cosa che ti serve, in più potrebbe arrivare un messaggio poco gradito e o una notizia poco felice, meglio occuparsene la sera, fidati, tanto non risolverai comunque il problema.
- evita di girovagare troppo, chiacchierare a destra e sinistra con chiunque, potrebbe arrivarti sempre qualche frase sbagliata o poco gradita in uno stato di tensione dove anche una parola sbagliata fa tutta la differeza del mondo
- evita di mangiare in modo compulsivo, rimani su pasti regolari e sani
Queste sono alcune cose che puoi fare per metterti nelle migliori condizioni per rimanere concentrato e entrare sempre pronto nel momento di gara. La concentrazione non è una cosa che scende dal cielo, va allenata ed educata, ci vuole grande senso di responsabilità se si vigliono ottenere grandi risultati.
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Intanto fammi sapere come va con queste 3 semplici strategie.
Buon allenamento
Davide
da Mettici la Testa | Mar 16, 2019 | Il Mental Coach
Ci Vuole un impegno STRAORDINARIO, per un risultato STRAORDINARIO
Non te lo insegna nessuno, eppure la tua Testa puoi utilizzarla e metterla al tuo servizio.
Il mio lavoro di Mental Coach mi porta a stare a contatto con Sportivi che hanno obiettivi e standard da raggiungere e alzare in ogni momento. Questo necessita di un gran lavoro sul migliorare le piccole cose, i dettagli, quindi sempre più gente nello Sport, necessita di accellerare e mettere il turbo ai propri risultati tramite strumenti pratici e concreti che può darti un MENTAL COACH.
Di cosa si tratta?
Semplice, la Tua TESTA, fa ciò che vuole da quando sei nato, non sai cosa ti dici durante la giornata, non sai come il tuo corpo comunica con essa, non sai su cosa sei principalmente concentrato, insomma sei inconsapevole.
In questo modo i tuoi risultati sono destinati e lasciati in mano al tuo cervello che fa il possibile per fare una cosa facile; proteggerti dal DOLORE potenziale. Ovviamente non è che abbia questa capacità di analisi, è reattivo, prende la strada neurolgica più battuta, ovvero è abitudinario, e sceglie sempre allo stesso modo.
Bel guaio, perchè se fai le cose sempre nello stesso modo, il risultato sarà sempre lo stesso.
Per ottenere RISULTATI mai avuti, devi essere la persona che non sei mai stato!
Qui inizia il mio lavoro, che oltre a riempirti di esercizi che vanno a lavorare sull’effetto, e quindi utili a risolvere il problema a breve termine, nel frattempo hai necessità di diventare consapevole.
Di cosa?
Di tutto quello che ti gira nella Testa h24; più ne sarai consapevole e più avrai libertà di scegliere.
Immagina che hai una macchina, con il pilota automatico inserito e l’unico problema che si fa è quello di tenerti in carreggiata, una qualunque, l’importante è tenerti in vita.
Questo è ciò che fa la tua TESTA, così sei sicuro che non sbatterai mai da nessuna parte, (ILLUSIONE, visto che comunque sbatterai sulla totale insoddisfazione) ma sei anche sicuro che non sceglierai mai di vedere i posti che più ti piacciono e quelli più belli al mondo per te.
Quando invece, decidi di metterti alla guida, puoi finalmente scegliere dove andare e a che velocità, certo te la rischi, di sbagliare strada, di prendere qualche botta e così via, ma del resto vivere necessita uno sforzo più grande del semplice respirare diceva qualcuno…
Non è così semplice purtroppo, soprattutto quando l’hai lasciata in automatico per una vita intera e ora decidi di metterti al volante, infatti le critcità sono essenzialmente due:
- la prima, non sei abituato, e ti stanca terribilmente
- la seconda, quando molli la presa, il pilota automatico ti riporta all’inizio
Bella fregatura, vero?
L’allenamento mentale, per questo si definisce allenamento, è una pratica quotidiana, la tua Testa è accesa sempre, e quindi si allena sempre. Il discorso è capire in che modo.
Così, gli atleti che seguo imparano presto che l’allenamento più duro di tutti, soprattutto all’inizio è quello mentale, e necessita di una disciplina e di uno sforzo straordinario.
Correggono, parole, domande, modo di respirare di parlare e che postura avere. Rivoluziono la loro comunicazione, con se stessi e con gli altri.
Solo a questo punto gli esercizi sugli effetti avranno un impatto enorme sulla performance.
Vedo tanti miei colleghi fare corsi ad atleti, nelle varie federazioni, totalmente inutili, in primis perchè in una sala di 20 persone, 15 non ti ascoltano e gli altri 5 non capiscono e non metteranno mai in pratica quello che gli viene fatto fare una volta. E poi, il lavoro mentale è necessariamente ad personam, siamo tutti diversi e tutti ci motiviamo in modo dievrso; solo il gioco di squadra richiede alcuni aspetti di mentalità di squadra da vedere insieme, ma per lo più con l’allenatore e non con gli atleti.
Ne vedo altri ancora fare inutili lavori sul campo da gioco, quando, se sei inconsapevole la tua testa viene solo distratta da ciò a cui dovresti pensare, ovvero giocare.
Purtroppo ogni settore ha i propri ciarlatani e sicuramente questi hanno poco a che fare con il voler far crescere il carattere e la mentalità vincente degli atleti. Mi diverte tantissimo quando atleti che seguo, si beccano corsi del genere nelle federazioni e mi dicono: “Davide, non ha capito nulla nessuno, io che so quello che diceva e lo applico, ho fatto fatica a seguirlo.”
Ma tornando al discorso iniziale, ovviamente, più ho a che fare con un già CAMPIONE e meno è il lavoro di consapevolezza da fare, egli già saprà guidare la macchina da solo, già sarà padrone della sua Testa. Al contrario, più l’atleta è nel dilettantismo o più semplicemente molto giovane, e più dovrà crescere di consapevolezza.
E tu? quanto pilota automatico hai alla tua Testa?
Fammelo sapere nei commenti.
Buon allenamento
Davide
da Mettici la Testa | Mar 13, 2019 | Mentalità Vincente
Suona strano, lo so, eppure è la cosa più comune tra gli sportivi, anche ad altissimi livelli, tutti pensano si abbia paura di perdere e invece la più grande paura dell’atleta è proprio Vincere.
La Mente è davvero strana, una sua parte, per lo più ancora molto sconosciuta, ovvero l’inconscio, ama fare scherzetti niente male. L’inconscio infatti domina i nostri comportamenti senza che ce ne accorgiamo, è la parte più grande e influenza per forza di cose tutto il resto della nostra mente conscia, capace appena di controllare contemporaneamente dai 5 ai 7 pensieri, oltre i quali si è in uno stato di Ipnosi!
Quindi capita, che un atleta abbia il quasi banale obiettivo di Vincere, di diventare un professionista, gareggiare nelle più grandi competizioni mondiali e primeggiare durante tutta la sua carriera.
Purtroppo il tuo inconscio, ti può serenamente mettere i bastoni tra le ruote, ma andiamo per ordine.
Innanzitutto lo fa ogni volta che le cose girano storte, nulla ti riesce, neanche le cose più semplici, e perdi la pazienza finendo di etichettare una giornata NO! Niente di grave fino qui, ci può stare, sei un essere umano, e una giornata così non ha mai danneggiato nessuno.
Poi, ti capita il torneo o la gara importante, quella che ti sei preparato per vincere, tecnicamente è alla tua portata, sei pronto, e chissà per quale motivo quel giorno non va, esci sconfitto. Magari l’arbitro, magari un dolorino, un fastidio, magari il maltempo, magari la tua attrezzatura che fa gli scherzetti, magari la tua vita privata viene messa a dura prova proprio quel giorno. Magari un caso… eppure HAI PERSO!
Il motivo?
Semplice tanto quanto assurdo ad un primo ascolto: il tuo incoscio era programmato per perdere. Si, programmato, hai letto bene, e quindi ha generato le condizioni per fare andare proprio come voleva le cose.
Sai qualè il programma principale del tuo cervello?
Proteggerti!
Si, proteggerti da tutto ciò che ritiene potenziale dolore, fisico e soprattutto emotivo. Quindi capita che la TUA TESTA, ritenga potenziale dolore una vittoria.
Lo so, starai dicendo, che sono pazzo, ma seguimi, ascoltami:
Cosa succede se per la tua testa diventare un campione vuol dire ad esempio avere maggiori responsabilità? e magari per te le responsabilità sono una gran rottura?
Cosa succede se per la tua testa vincere vuol dire dover dimostrare qualcosa, che senza quella vittoria tu non vali?
Cosa succede se per la tua testa, vincere vuol dire essere soli?
Cosa succede se per la tua testa vincere vuol dire avere tanti nemici, tante persone che ti parlano dietro?
Cosa succede se vincere vuol dire diventare ricchi ma per la tua testa essere ricchi rovina la famiglia e i soldi non sono importanti?
Cosa succede se per la tua testa vincere vuol dire dover continuare ad alzare l’asticella e quindi allenarsi di più?
Beh, direi che mi fermo, e, se non ci sei arrivato da solo ti aiuto: se per il tuo cervello, avere più responsabilità, non valere, avere nemici, allenarsi di più è potenziale dolore, tu sei FREGATO!
E per potenziale dolore intendo semplicemente aver associato a tutte queste cose e a molte altre, emozioni negative, come paure, insicurezze, solitudine, non essere amato, accettato e così via…
Cosa fare in questi casi?
Allora, o sei talmente talentuoso e “matto” che insisti fino alla fine, e magari arriverai anche a vincere, ma il viaggio e le vittorie non saranno così belle, mi viene in mente Agassi, e il suo odio e amore col Tennis, e ci ha fatto pace oltre la metà della carriera. Ma lui era Agassi, un talento assurdo e fuori dal comune!
Altra soluzione, acquisisci consapevolezza, perchè ti assicuro che questa roba non sai neanche di averla nel cervello. Quindi osserva i risultati e in quale modo bizzarro arrivano le sconfitte ripetute, se si ripetono sempre allo stesso livello, se quando devi fare il salto di categoria, succede sempre qualcosa di strano o puntualmente diventi l’ombra di te stesso. Ecco se è così, HAI UN SABOTAGGIO GROSSO COME UNA CASA IN TESTA! Ovvero hai paura di VINCERE! in definitiva, cambia scusa!
A questo punto chiama un Mental Coach, bravo, e con qualche sessione ti viene eliminato senza problemi, oppure se non puoi, lavoraci, lavora sul significato che dai alla vittoria, analizza qual’è la cosa che ti spaventa di più e affrontala, ci metterai un bel pò e litigherai parecchio con la tua testa e il tuo EGO, ma probabilmente alla fine vincerai, la tua gara con te stesso.
C’è un bellissimo film, COACH CARTER, che parla molto della paura di vincere e ti lascio con un bellissimo stralcio preso proprio dal film per farti capire ancora di più cosa intendo.
“La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati. La nostra paura più grande è che noi siamo potenti al di là di ogni misura. E’ la nostra luce, non il nostro buio che ci spaventa. Ci domandiamo: chi sono io per essere brillante, magnifico, pieno di talento, favoloso? In realtà, chi sei tu per non esserlo? Tu sei un figlio dell’universo. Il tuo giocare a sminuirti non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nel rimpicciolirsi in modo che gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Noi siamo fatti per risplendere come fanno i bambini. Noi siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell’universo che è in noi. Non solo in alcuni di noi, è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, noi, inconsciamente, diamo alle altre persone il permesso di fare la stessa cosa. Quando ci liberiamo delle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.”
Buon Allenamento!
Davide
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