Suona strano, lo so, eppure è la cosa più comune tra gli sportivi, anche ad altissimi livelli, tutti pensano si abbia paura di perdere e invece la più grande paura dell’atleta è proprio Vincere.

La Mente è davvero strana, una sua parte, per lo più ancora molto sconosciuta, ovvero l’inconscio, ama fare scherzetti niente male. L’inconscio infatti domina i nostri comportamenti senza che ce ne accorgiamo, è la parte più grande e influenza per forza di cose tutto il resto della nostra mente conscia, capace appena di controllare contemporaneamente dai 5 ai 7 pensieri, oltre i quali si è in uno stato di Ipnosi!

Quindi capita, che un atleta abbia il quasi banale obiettivo di Vincere, di diventare un professionista, gareggiare nelle più grandi competizioni mondiali e primeggiare durante tutta la sua carriera.

Purtroppo il tuo inconscio, ti può serenamente mettere i bastoni tra le ruote, ma andiamo per ordine.

Innanzitutto lo fa ogni volta che le cose girano storte, nulla ti riesce, neanche le cose più semplici, e perdi la pazienza finendo di etichettare una giornata NO! Niente di grave fino qui, ci può stare, sei un essere umano, e una giornata così non ha mai danneggiato nessuno.

Poi, ti capita il torneo o la gara importante, quella che ti sei preparato per vincere, tecnicamente è alla tua portata, sei pronto, e chissà per quale motivo quel giorno non va, esci sconfitto. Magari l’arbitro, magari un dolorino, un fastidio, magari il maltempo, magari la tua attrezzatura che fa gli scherzetti, magari la tua vita privata viene messa a dura prova proprio quel giorno. Magari un caso… eppure HAI PERSO!

Il motivo?

Semplice tanto quanto assurdo ad un primo ascolto: il tuo incoscio era programmato per perdere. Si, programmato, hai letto bene, e quindi ha generato le condizioni per fare andare proprio come voleva le cose.

Sai qualè il programma principale del tuo cervello?

Proteggerti!

Si, proteggerti da tutto ciò che ritiene potenziale dolore, fisico e soprattutto emotivo. Quindi capita che la TUA TESTA, ritenga potenziale dolore una vittoria.

Lo so, starai dicendo, che sono pazzo, ma seguimi, ascoltami:

Cosa succede se per la tua testa diventare un campione vuol dire ad esempio avere maggiori responsabilità? e magari per te le responsabilità sono una gran rottura?

Cosa succede se per la tua testa vincere vuol dire dover dimostrare qualcosa, che senza quella vittoria tu non vali?

Cosa succede se per la tua testa, vincere vuol dire essere soli?

Cosa succede se per la tua testa vincere vuol dire avere tanti nemici, tante persone che ti parlano dietro?

Cosa succede se vincere vuol dire diventare ricchi ma per la tua testa essere ricchi rovina la famiglia e i soldi non sono importanti?

Cosa succede se per la tua testa vincere vuol dire dover continuare ad alzare l’asticella e quindi allenarsi di più?

Beh, direi che mi fermo, e, se non ci sei arrivato da solo ti aiuto: se per il tuo cervello, avere più responsabilità, non valere, avere nemici, allenarsi di più è potenziale dolore, tu sei FREGATO!

E per potenziale dolore intendo semplicemente aver associato a tutte queste cose e a molte altre, emozioni negative, come paure, insicurezze, solitudine, non essere amato, accettato e così via…

Cosa fare in questi casi?

Allora, o sei talmente talentuoso e “matto” che insisti fino alla fine, e magari arriverai anche a vincere, ma il viaggio e le vittorie non saranno così belle, mi viene in mente Agassi, e il suo odio e amore col Tennis, e ci ha fatto pace oltre la metà della carriera. Ma lui era Agassi, un talento assurdo e fuori dal comune!

Altra soluzione, acquisisci consapevolezza, perchè ti assicuro che questa roba non sai neanche di averla nel cervello. Quindi osserva i risultati e in quale modo bizzarro arrivano le sconfitte ripetute, se si ripetono sempre allo stesso livello, se quando devi fare il salto di categoria, succede sempre qualcosa di strano o puntualmente diventi l’ombra di te stesso. Ecco se è così, HAI UN SABOTAGGIO GROSSO COME UNA CASA IN TESTA! Ovvero hai paura di VINCERE! in definitiva, cambia scusa!

A questo punto chiama un Mental Coach, bravo, e con qualche sessione ti viene eliminato senza problemi, oppure se non puoi, lavoraci, lavora sul significato che dai alla vittoria, analizza qual’è la cosa che ti spaventa di più e affrontala, ci metterai un bel pò e litigherai parecchio con la tua testa e il tuo EGO, ma probabilmente alla fine vincerai, la tua gara con te stesso.

C’è un bellissimo film, COACH CARTER, che parla molto della paura di vincere e ti lascio con un bellissimo stralcio preso proprio dal film per farti capire ancora di più cosa intendo.

“La nostra paura più profonda non è quella di essere inadeguati. La nostra paura più grande è che noi siamo potenti al di là di ogni misura. E’ la nostra luce, non il nostro buio che ci spaventa. Ci domandiamo: chi sono io per essere brillante, magnifico, pieno di talento, favoloso? In realtà, chi sei tu per non esserlo? Tu sei un figlio dell’universo. Il tuo giocare a sminuirti non serve al mondo. Non c’è nulla di illuminato nel rimpicciolirsi in modo che gli altri non si sentano insicuri intorno a noi. Noi siamo fatti per risplendere come fanno i bambini. Noi siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell’universo che è in noi. Non solo in alcuni di noi, è in ognuno di noi. E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, noi, inconsciamente, diamo alle altre persone il permesso di fare la stessa cosa. Quando ci liberiamo delle nostre paure, la nostra presenza automaticamente libera gli altri.”

Buon Allenamento!

Davide