LA NECESSITA’ DI AVER RAGIONE QUANDO L’EFFETTO DIVENTA DEVASTANTE, IMPRODUTTIVO E SABOTANTE.

Oltre a tutti i miei studi sul comportamento e sui condizionamenti neurologici, non mi lascio mai sfuggire quelli più energetici, mentali e causali.

Una volta ho sentito dire: “Il Maestro ha gli allievi che si merita”

E non ad un livello di quello che generi tu come Maestro, Insegnante, Allenatore, Guru, Coach o altro…. questa è solo una parte.

La frase viene intesa come l’effetto della realtà di generarti delle persone intorno a te che attraverso i loro comportamenti ti facciano notare i tuoi limiti.

Così capita sempre che il Maestro vede manifestarsi per il tramite dei suoi atleti, quelli che sono anche i suoi limiti, le sue paure più recondite, le sue sfide mai vinte!

Se ci pensi un momento gli allievi di un Maestro sono quasi tutti uguali e molto simili tra di loro, quasi creati a stampino, i simili si attraggono tutti nella stessa squadra.

Ovviamente generalizzo a scopo didattico quindi metti un pizzico di flessibilità ed eccezioni a ciò che dico.

Ad ogni modo, la premessa la faccio, perchè sono un attento osservatore dei “feedback della vita” oltre che a quelli del RISULTATO.

Così mi ritrovo quasi sempre i miei atleti, che seguo dal punto di vista mentale, di Sport disparati e che neanche si conoscono tra di loro, ad affrontare quasi sempre le stesse paure, gli stessi limiti le stesse insicurezze. Inoltre, l’altra cosa che noto è che capitano le stesse sfide emotive a tutti nello stesso periodo.

Le cose che accadono sono diverse, i comportamenti anche, ma la sfida, il limite è lo stesso.

Questa per me i miei atleti è la settimana del: “VOGLIO AVERE RAGIONE” anche distruggendo tutto ciò che ho fatto di buono.

Da buon Maestro, prima risolvo la mia voglia di aver ragione e poi quasi automaticamente avrò risolto la loro. Ognuno al proprio livello di maturazione e di evoluzione. Della serie, CRESCO IO, CRESCONO LE PERSONE INTORNO A ME!

Del resto le sfide e i limiti, sono gli stessi, sempre, cambia il modo in cui li affronti, in cui li gestisci, ma si presentano sempre gli stessi.

Un ottimo insegnante guida con l’esempio, ti dice facciamolo insieme, guarda il peggio del suo allievo, ricordando il suo, comprendendo e pretendendo il massimo.

Ma in che modo un atleta vuole avere ragione?

In realtà non è l’atleta ma è la TESTA che vuole avere ragione! Si, vuole poter dire: Hai visto? E’ come ti dicevo, è sempre così, io ho ragione, eppure ce l’hanno tutti con me…

  • In pratica puoi discutere col tuo allenatore e pur di aver ragione essere cacciato dall’allenamento. Chi ci perde? Solo Tu! Non eri forse tu quello che doveva allenarsi oggi per diventare più bravo?
  • puoi predere la tua gara più importante e decidere di non “giocarla” per dar ragione al tuo EGO, perchè tanto non ne vale la pena, io non ci sto in questo modo, io non gioco contro chi pensa che rubo punti. Chi ci perde? Solo Tu!
  • puoi prendere uno degli appuntamenti più importanti della stagione, e perchè le cose non vanno come pensi, arrabbiarti col mondo intero, fare la vittima e credere che tutti ce l’abbiano con te. Chi ci perde? Solo Tu!
  • puoi prendere l’appuntamento più importante per la svolta della tua carriera sportiva e trovare il modo di entrare distratto, perchè io so come si fa, non ho bisogno di fare quello che mi dici! Chi ci perde? Solo Tu!

Un atleta, ti dice: mi dispiace, sono fatto così, è più forte di me! So di aver sbagliato, forse non è il posto giusto per me! Forse non è quello che devo fare, forse non è destino!

E a me si gela il sangue!

Così davanti al peggio dell’essere umano mi ricordo sempre una frase che guida la mia vita e soprattutto la vita con le altre persone:

“Le persone più difficili da amare sono quelle che hanno più bisogno di amore”

E lo intendo, ovviamente anche come amor proprio, quando decidi e trovi la scusa per distruggere non gli altri ma te stesso.

Ricordo che, per quanto il comportamento, possa essere stupido, maleducato, ribelle, grave, sabotante, ho un essere umano davanti, che sta sbattendo in faccia al proprio peggio e chiede AIUTO! E tutti abbiamo una paura immensa davanti al nostro peggio, davanti la nostra oscurità, e fuggiamo a gambe levate quando qualcosa ce la tira fuori.

Così torno a semplificare, che è il mio lavoro, poca analisi, poche chiacchiere, fai qualcosa.

Chiedi scusa se l’hai combinata grossa, paga per ciò che hai fatto, se prevede delle conseguenze, ringrazia l’accaduto, torna in pista, li dove non torneresti mai, perchè è lì che troverai la tua crescita, è lì che troverai la tua VITTORIA.

Poi, è solo un comportamento reattivo il tuo, è solo allenato, scatta in automatico, comprendine la giusta natura, il fatto che non ti porta ciò che vuoi, ma anzi te ne allontana.

Ricordi il risultato?

Cosa Vuoi? Vincere? allenarti e migliorare?

Non permettere al tuo orgoglio di togliertelo, non permettere alla tua oscurità di metterti paura, alza gli occhi, guardala in faccia e agisci.

Svanirà!

Il comportamento reattivo è duro a morire ma muore, basta scegliere, ne parlo anche nel mio libro “IN TESTA”, approffitane per approfondire l’argomento ed eliminare i tuoi limiti!

Buon allenamento!