Oggi stavo lavorando con un gruppetto di tennisti e lo staff tecnico, gente seria, che fa sul serio…

Si analizzavano diversi test neurologici, comportamentali e tecnici, con due scale di valutazione, evito di entrare nel “tecnico” non è utile alla tua comprensione.

Mi ha colpito un aspetto del quale sono ben consapevole, e quando lo rivedi poi dimostrato anche da diversi test, fa sempre bene sottolinearlo e imparare sempre qualcosa.

Stavamo valutando l’attitudine ad accettare la critica, il giudizio e il feedback in generale.

Tra numeri di autovalutazione e valutazione reale del test esce fuori un dato che mi salta immediatamente all’occhio.

La valutazione più alta, quindi dell’atleta con più alta capacità di accettare, comprendere e analizzare critica giudizio e feedback, era, ovviamente, del giocatore coi risultati tennistici più alti.

Cioè, il tennista col più alto punteggio ATP, era anche quello col punteggio più alto in questa skill.

E la cosa bella è che su 4 tennisti, la classifica punteggi ATP, ITF, rispecchiava perfettamente la classifica di accettazione del feedback.

Il mio sesto senso da Mental Coach, ha acceso tutte le spie, e facendo notare la cosa, a tutto lo staff, indovinate chi è che aveva da dire: “si, ma… però….”

Ovviamente quelli col punteggio più basso….

Cosa c’è da imparare?

Beh, che sarà più forte, e con maggiori possibilità di crescita professionale e umana, l’atleta capace di accettare la critica, il giudizio altrui e il feedback esterno, e ne saprà trarre vantaggio, ricavandone insegnamento.

Anche perchè, è dagli errori, che si impara giusto?

Peccato che lo dimentichi quando vieni corretto, per un tuo cattivo allenamento, un tuo cattivo gesto tecnico e un tuo cattivo comportamento e o una tua cattiva attitudine, sempre pronto a rispondere “si, ma…però…”

E mi dirai: “Si ma voglio solo dire il mio punto di vista, la mia percezione….”

Posso essere sincero?

La testa si difende dalla critica trovando le migliori giustificazioni razionali possibili, ragionamenti così logici che solo un cretino non comprenderebbe, il discorso è un altro, seguimi, ascoltami…

Ogni volta che invece di ascoltare, quello che è un grande consiglio di chi ti segue, sarai pronto a rispondere, perderai la possibilità di imparare qualcosa, ti starai occupando di avere ragione, e avrai sciupato tempo ed energie.

La tua decisione di rispondere non è razionale, l’essere umano non prende MAI decisioni razionali, le prende solo su base emotiva, e poi ci costruisce una razionalità sopra per poter giustificare e motivare il suo comportamento.

Quindi, tutto quello che fai, è trovare il modo più facile per scappare da un potenziale dolore emotivo che il tuo cervello riconosce nella critica e nel feedback.

Diabolico eh? 😉

Cosa puoi fare?

Cominciare a vedere le cose da un punto di vista utile e produttivo:

  • Davvero pensi che il tuo allenatore ti stia criticando?
  • Davvero pensi che sia li per giudicarti?
  • E’ possibile che ti stia dando la possibilità di imparare qualcosa che ti serve?
  • E’ possibile che dall’esterno veda le cose meglio di te?

Bene, e perchè non cominci a dire: GRAZIE!

Ti vuole solo aiutare…

Umiltà e gratitudine sono valori della persona serena, tranquilla e soprattutto del CAMPIONE

Ah, ora non cadere nell’antico tranello: Eh ma lui è CAMPIONE, e grazie che è tranquillo e dice grazie……

Mi dispiace deluderti, bisogna prima essere umili, grati, per poter comportarsi da campione e poi avere i risultati da campione. E non il contrario…

Buon Allenamento

 

Davide Coscarella