Che tu ci creda o no, ogni essere umano ha programmato dentro la propria testa un LIMITE, nei propri risultati, ovvero un livello oltre il quale, non “regge” e trova 7 miliardi di modi diversi, elevati all’ennesima potenza per SABOTARE la situazione.
Quello che voglio dire è che il TALENTO non c’entra nulla con tutto questo, nè la preparazione, nè il sudore che ci metti, nè i sacrifici che fai, nè l’ambiente che ti circonda, NULLA di tutto questo influenza dove riuscirai ad arrivare, se in cima al mondo del tuo Sport o a naufragare nel dilettantismo.
La TUA TESTA ha già scritto da qualche parte il “livello” che riesci a sopportare, gestire, accettare, credere vero e credere giusto per TE.
Come si programma questo “LIVELLO”?
Per lo più è dato dalle esperienze vissute, o meglio dal significato che abbiamo dato alle esperienze vissute, ma anche da quelle vissute da altri che hanno fatto la stessa strada prima di noi, tirando le somme su ciò che possiamo ritenere più o meno giusto per noi.
Ti aiuto con qualche esempio per aiutarti a capire cosa voglio dire;
Il mondo delle Sport è pieno, pieno di Talento a tutti i livelli, ci sono quelli che hanno talento da vendere ma non hanno la testa, per arrivare neanche al professionismo, perchè non hanno fantasia di fare sacrifici, non hanno disciplina, nè umiltà per dirne qualcuna.
Ci sono quelli, che non riescono a gestire la minima frustrazione, non accettando le sconfitte, non accettano il fatto che durante la crescita professionale di un atleta ci possa essere un periodo di zero vittorie, zero successi e soddisfazioni, e finiscono col MOLLARE pur di scappare più lontano possibile da questo “DOLORE”, frequente negli adolescenti e oggi già da bambini.
Ci sono quelli che si infortunano sul più bello, magari all’appuntamento della “svolta”, della gara decisiva, del provino decisivo, della qualificazione decisiva e così via…
Ci sono quelli che arrivano al professionismo, e non sanno gestire quella pressione quelle responsabilità, e magari finiscono tra alcool droghe eccessi e reality…
Ci sono quelli che hanno il talento di poter essere tra i primi 5 al mondo nel loro sport, eppure si accontentano, fanno lo stretto necessario per poter continuare a perpetuare lo “STATUS QUO” che ha sicuramente la vita da professionista di decine e decine di Sport. Il calcio ne è pieno di questi esempi e anche il mondo dei motori, come MOTOGP e FORMULA 1.
Ci sono quelli, che hanno sempre il talento da numeri 1 al mondo, potrebbero vincere mondiali, titoli, coppe più e più volte, potrebbero battere record su record, ma si accontentano di scrivere il loro nome una o due volte nella storia per poi dedicarsi ad altro, oppure scelgono di accontentarsi di una piazza mediocre, e stare più “tranquilli”.
E infine ci sono gli eterni secondi, quelli che trovano davanti a loro l’IMBATTIBILE!
Questi sono solo alcuni esempi, vuoi sapere cos’hanno in comune tutti questi talentuosi atleti?
Il loro cervello ha detto: “più di così TU NON REGGI”, e quindi trova le migliori giustificazioni, scuse e racconti della storia della propria vita per poter SABOTARE la carriera, fino anche a infortunarsi.
Dirai tu, ora mi vuoi dire che la mia testa ha il potere di farmi infortunare?
Si, e anche di più, ma non mi aspetto che tu ci creda, ma voglio solo che tu capisca che infortunio o no, la tua TESTA ha già deciso il TUO LIMITE e lo stai assecondando giorno dopo giorno, dicendoti cose come queste:
- “Io non sarò mai un professionista, troppi sforzi per nulla o poco in cambio”
- “Io non sarò mai un professionista, manco sempre l’appuntamento col destino”
- “Io e la mia famiglia non abbiamo i soldi affinchè io abbia le risorse per diventare un professionista”
- “Io non sarò mai un professionista, troppi sacrifici e io devo vivere la mia vita, sono giovane”
- “Se devo perdere tutte le volte allora non sono portato”
- “Mi sono infortunato e non posso più giocare” (La storia dello sport è piena di miracolosi recuperi non spiegati dai medici)
- “Io sono un fenomeno, non ho bisogno di fare la vita da professionista”
- “Io sono arrivato qui solo grazie a me non devo niente a nessuno”
- “Ho vinto una volta, basta così, posso ritirarmi.
- “Ho dimostrato di essere un numero UNO, posso lavorare meno e tirare avanti fino a fine carriera
- “Ho incontrato sulla mia strada una leggenda vivente del mio Sport, non potrò mai batterlo
Ecco alcuni esempi, di dialogo interno, e di convinzioni che sviluppa la TUA TESTA per farti mollare, farti accontentare e lasciarti al di sotto del tuo POTENZIALE.
Se ti ritrovi in qualcuna di queste affermazioni, la TUA TESTA ti sta sabotando!
E considera che lo SPORT, aiuta molto, perchè il risultato te lo sbatte in faccia in modo chiaro, netto, senza troppi fronzoli, sei sei il numero 1 al mondo o il numero 100 si vede, parlano i risultati, cos’ come sei il 1000esimo al mondo o se navighi nel dilettantismo. Pensa invece che nella vita “normale” in un qualunque lavoro se sei il decimillesimo magari hai anche un discreto successo e sei anche sopra la media dei guadagni di uno stipendio sindacale.
Quindi immagina quanto è facile, per la TESTA di un NON SPORTIVO, navigare costantemente nel sabotaggio del proprio potenziale.
Ora, respira, perchè ho una bella notizia: i sabotaggi si possono eliminare, ti serve un MENTAL COACH, in grado di eliminare quel condizionamento “Neuro-Associativo” dovuto a chissà quale motivo, storia e o episodio della tua vita.
Come sanno quasi tutti, la testa si divide in parte Conscia e Inconscia, e il tuo sabotaggio non è certo un pensiero “conscio” altrimenti riusciresti a vederlo ed eliminarlo. Mi dispiace, purtroppo la tua testa, lavora in modo subdolo nei meandri più profondi della tua mente tenendoti il più lontano possibile dalle tue PAURE più profonde cosicchè tu possa NON CONOSCERLE MAI.
E tu, sai qual’è la tua paura più profonda?
Se vuoi saperne di più, scrivi qui sotto i tuoi dati, indicando nei commenti in che modo pensi ti stai sabotando, e vedremo insieme se avrai la motivazione per distruggerlo.
Ti aspetto!
Davide Coscarella
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